Sono di nuovo qui cari amici e care amiche. Ho visto un discreto numero di visite nei post, così mentre rientravo in casa ho pensato di scrivervi ancora. Per le vie c'era già l'odore di pioggia. Si perché a Firenze quando piove lo si sente prima, dall'odore umido che l'aria assume. Forse saranno le pietre antiche dei pallazzi storici che emanano questo odore caratteristico, sempre il solito, preciso. Quando piove lo sente prima. Stasera si sta in casa, stasera riscrivo sul blog. In questa sera piovosa mi riconnetto con voi, scrivendo un po' di questa città che in questi ultimi tempi sembra una bella addormantata, silenziosa ma così bella. E anche stasera che ha appena iniziato a piovere, con i tuoni che rimbombano tra i tetti ed i muri antichi che tremano al bagliore dei lampi, per le vie di Firenze, nel generale silenzio, la pioggia canta dalle grondaie e risuona sulle pietre dei selciati, nelle corti dei palazzi e nelle piazze vuote. Sembra un musica nella quale questa Bella affonda il suo sonno. Riparato dal vetro della finestra sento le goccie d'acqua infrangersi e scivolare via lungo il marciapiede. Tornerà il sole anche qui, tornerà.
Per le vie di Firenze
Con questo blog ho intenzione di parlare di quella che credo sia la città più bella del mondo.Quello che vedo, qualcosa che succede. Descrizioni di piazze e monumenti e poi curiosità sui luoghi e su le storie di Firenze. Se avrete il piacere di seguire il blog potremmo parlare dei ristorantini migliori del centro città o dei migliori luoghi dove fare una buona merenda.
lunedì 4 ottobre 2021
Per le Vie di Firenze con voi in una serata di pioggia
martedì 1 maggio 2018
Fabbrica Europa XXV serate fiorentine a Maggio
La bella stagione è alle porte, ci siamo sembra già essere arrivata.
Eccoci qua, Maggio ha di nuovo il suo momento e con lui arrivano i
grandi eventi culturali fiorentini: è il preludio dell’estate fiorentina.
Con Maggio arriva Fabbrica Europa, siamo alla venticinquesima edizione.
Luogo centrale dell’evento sarà la Stazione Leopolda(soprattutto per il mese di
Maggio), ma anche le ex Scuderie delle Cascine, poi la Limonaia di Villa
Strozzi e il teatro della Pergola. Un programma intrigante che offrirà belle
serate di musica, danza e buon teatro ai Fiorentini e a tutti coloro che
verranno dal 4 Maggio al 10 Giugno nella nostra bella città. Al solito ci saranno artisti Italiani ed internazionali,
con molti spettacoli in prima assoluta, accomunati da una precisa
caratteristica: il talento! La selezione
degli artisti in programma è sempre garanzia di spettacoli al massimo dell’espressione
artistica internazionale. Ogni spettacolo
saprà darvi emozioni uniche grazie al talento degli artisti esaltato dalla
scenografia fiorentina, culla culturale naturale. Ho appena scorso il programma degli eventi ed
ho già in mente un paio di serate da consigliare, alle quali non mancherò.
La prima sarà la serata del 9
Maggio alla Stazione Leopolda che prevede tre spettacoli: il primo, subito dopo l’aperitivo, alle ore 19.00
“Smash your Mask” un
intrigante duetto di due artiste che ho già avuto il piacere di vedere lo scorso anno proprio a Fabbrica Europa se non sbaglio(Sara Campinoti e Elisa Capecchi).
Metteranno in scena un nuovo talentuoso spettacolo, frutto di progetto
che vuole indagare sui concetti di individualità e identità, ove il corpo sembra
essere l’elemento che media tra noi ed il mondo. Performance dalle grandi
aspettative che sarà accompagnata da una scenografia di luci e video. Un mix di
danza, videoart e musica.
“Smash your Mask” - Elisa Capecchi, Sara Campinoti |
Alle 20.30 poi un altro
spettacolo di danza Invisible Piece
(Cristina Kristal Rizzo). Artista che credo di aver già visto a Fabbrica Europa
con lo spettacolo Prelude, molto concettuale. Uno spettacolo che coinvolgerà noi
spettatori in una sorta di gioco di doppi sfalsati: sullo sfondo il video de La
Morte del Cigno interpretata da Anna Pavlova e sul palco Cristina Rizzo in una sorta
di coreografia di allucinazione, così si descrive.
Godard-Mirkovic-Biondini-Cagwin |
L’altra serata che mi interessa è quella del 31 Maggio alle ex Scuderie
delle Cascine dalle ore 20.00. Ci saranno diversi spettacoli, non ho capito se
in contemporanea o se ci sarà modo di assistere a più performance. Da notare
probabilmente è lo spettacolo teatrale Borderlight di Francesca
Lombardo.
Inoltre dal Venerdi 24 maggio a Domenica 27 Maggio presso le ex
Scuderie delle Cascine ci sarà il nuovo spettacolo della compagnia giapponese Mum&Gypsy “Il Mio Tempo”. Nello spettacolo saranno in scena 4 attori
giapponesi storici della compagnia e 4 attori italiani per un insolito e nuovo
linguaggio comunicativo.
Insomma insomma ci sono un sacco di buoni spettacoli da vedere. L’offerta
culturale merita la platea fiorentina. A
me fanno piacere questi eventi. Mi auguro che gli artisti siano trattati bene e
siano considerati come i veri protagonisti.
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Ubicazione:
Firenze FI, Italia
domenica 4 marzo 2018
Bellezza è in ogni via di Firenze
In ogni strada della città possiamo incontrare Bellezza che ci fa innamorare di quel luogo, vicolo, piazzetta o di un angolo di strada che sia. Questa è l'affascinante particolarità di Firenze. Parlo del centro storico: un intreccio di vie, palazzi, statue, fontane, opere d'arte infinite. All'interno dei musei ci sono capolavori di bellezza riconosciute a livello mondiale. Inestimabili luoghi di bellezza sono le numerose gallerie d'arte museali. Ma anche solo aprendo gli occhi in una qualunque strada o piazza del centro ci si può imbattere in una Bellezza spontanea ed inaspettata che sorpende e talvolta disorienta data l'abbondanza. Così capita che anche in una via apparentemente poco turistica, oppure dedicata al commerciale(che in pochi casi offre Bellezza) si fa un incontro ugualmente improvviso ed inaspettato, ma così travolgente che si ha l'impressione di essere abbagliati da tanta Bellazza, che solo il luogo circostante, proprio perché ha già in sé Bellezza, riesce a contenere. Non solo, come uno scrigno conserverà quell'esplosione emotiva nel tempo.
A proposito mi viene a mente un episodio che mi è capitato. Un pomeriggio in via Borgo la Croce feci un incontro tanto improvviso quanto inaspettato. In un tempo molto breve incontrai per la strada una persona con la quale avevo un particolare rapporto da giovanissimo studente. Un incontro brevissimo, ma un momento travolgente che mi riportò per un attimo ad essere quel ragazzo del liceo al quale bastava incontrarla per essere felice. Un baleno di emozioni. Quell'angolo di strada fu la cornice di questo baleno. Con il tempo poi è diventata un vero e proprio scrigno che conserva le emozioni di quel momento.
Avete presente quando vedi una persona e appena va via non vedi l'ora di rivederla? Non vedevo l'ora di rivederla. La cosa era impossibile però. Vi mai capitato a voi di tornare in qualche via o piazza e ripovare le emozioni di un'esperienza vissuta in passato?
Beh così ogni volta che passo in quell'angolo di Firenze risento quel piacere e rivivo quell'attimo in cui incotrai Bellezza. Vorrei rincontrarla mille volte, è come se per esser felice mi bastasse rivederla, ma non è possibile. Così mi reco lì in Borgo la Croce di tanto in tanto e provo uno stordito senso di felicità. Capita anche a voi cari lettori?
Cari amici e amiche lettrici avete anche voi un luogo unico per voi. Dove rivivete emozioni private e segrete? una via o una piazza della città che rappresenta per voi Bellezza?
Sarei curioso di sapere se ci sono altri che come me hanno questa idea.
A proposito mi viene a mente un episodio che mi è capitato. Un pomeriggio in via Borgo la Croce feci un incontro tanto improvviso quanto inaspettato. In un tempo molto breve incontrai per la strada una persona con la quale avevo un particolare rapporto da giovanissimo studente. Un incontro brevissimo, ma un momento travolgente che mi riportò per un attimo ad essere quel ragazzo del liceo al quale bastava incontrarla per essere felice. Un baleno di emozioni. Quell'angolo di strada fu la cornice di questo baleno. Con il tempo poi è diventata un vero e proprio scrigno che conserva le emozioni di quel momento.
Avete presente quando vedi una persona e appena va via non vedi l'ora di rivederla? Non vedevo l'ora di rivederla. La cosa era impossibile però. Vi mai capitato a voi di tornare in qualche via o piazza e ripovare le emozioni di un'esperienza vissuta in passato?
Beh così ogni volta che passo in quell'angolo di Firenze risento quel piacere e rivivo quell'attimo in cui incotrai Bellezza. Vorrei rincontrarla mille volte, è come se per esser felice mi bastasse rivederla, ma non è possibile. Così mi reco lì in Borgo la Croce di tanto in tanto e provo uno stordito senso di felicità. Capita anche a voi cari lettori?
Cari amici e amiche lettrici avete anche voi un luogo unico per voi. Dove rivivete emozioni private e segrete? una via o una piazza della città che rappresenta per voi Bellezza?
Sarei curioso di sapere se ci sono altri che come me hanno questa idea.
giovedì 1 marzo 2018
Un risveglio silenzioso e soffice
Turist in white Florence morning - perleviedifirenze.blogspot.it |
Stamani anche qui a Firenze è arrivata la tanto annunciata neve.
La città si è svegliata sotto una sofficie coperta di neve che ha imbiancato i tetti, i campanili e la cupola del Duomo. Sembra proprio che stavolta le anticipate e precise previsioni metereologiche sono state ascoltate, infatti le strade sono state preparate alla nevicata e sono piuttosto percorribili.
C'era comunque poco traffico stamani soprattutto per via della chiusura precauzionale delle scuole di ogni livello. Dopo aver fatto colazione non ho resistito e sono salito su al Piazzale Michelangelo dove oggi il panorama è ancor più unico. Vi posto alcune foto appena scattate mentre ancora sta nevicando. Da un Piazzale Michelangelo silenzioso e semi deserto, tanto che si può percepire la neve che cade a terra.
Ecco l'emozione della neve.
White Florence panorama 2018 - perleviedifirenze.blogspot.it |
Florence panorama winter 2018 - perleviedifirenze.blogspot.it |
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Piazzale Michelangelo
Ubicazione:
Firenze FI, Italia
domenica 14 maggio 2017
FABBRICA EUROPA - Ho scelto il teatro di "Leviedelfool" con" HERETICO"
In questi giorni qui a Firenze c’è Fabbrica Europa, un
evento culturale che merita pienamente il palcoscenico fiorentino. Per un paio
di mesi saranno in scena spettacoli teatrali, musicali e di danza di giovani
artisti emergenti italiani ed internazionali. Il talento è il filo comune di
ogni artista, ogni evento del programma regala performance innovative, talvolta
sconvolgenti e di grande effetto.
La cultura artistica nascente europea è in scena qui a
Firenze alla Ex Stazione Leopolda.
Ritengo che Fabbrica Europa è un evento che meriterebbe più
consideazione di quanto ne abbia adesso. Intendo da un punto di vista sia critico che economico-organizzativo dato che per quanto riguarda le visite siamo al sold
out. Il pubblico è sempre presente ad ogni evento in cartellone, attratto dalla
possibilità di poter vedere in anteprima i talenti emergenti.
Ieri sera sono andato a vedere l’anteprima dello spettacolo
teatrale Heretico, della compagnia Leviedelfool. Regia di Simone Perinelli con
una talentuosa Claudia Marsciano e la fiorentina Elisa Capecchi, già nota in
città per le sue performance di danza contemporanea.
L’accoglienza alla Leopolda è molto rilassante con il suo
cortile d’ingresso quasi come un grande vestibolo abbraccia i visitatori che
arrivano riservando loro una prima accoglienza rilassante. Il bar con i
tavolini all’aperto sembra invitare ad un cocktail rinfrescante, mentre il
verde degli alberi intorno mosso da un leggero venticello rinfresca questo
tardo pomeriggio di Maggio. La biglietteria è un po’ piccina, la coda si forma
velocemente e per un soffio riesco ad acquistare il biglietto. Sold Out! Pochi
minuti dopo e sarei rimasto fuori. Una settantina di posti al
massimo….credo siano un po’ pochi. Ci fanno aspettare di fronte alla porta d’ingresso, poi con un certo ritardo si apre improvvisamente la porta e veniamo accompagnati dal
personale, serissimo in abito nero, all’interno della Leopolda in un lungo
percorso tra muri fatti di tela nera, come fossero le quinte di un enorme
teatro. Tutto molto serio, mi è sembrato un atteggiamento fin troppo rigido. Alla fine si apre una piccola sala, con un piccolo palcoscenico,
all’interno della grandi arcate ex ferroviarie. Sicuramente una location molto
particolare e piacevole anche se molto minimalista. Soprattutto le poltrone per
gli spettatori...non ci sono infatti. Tre soli alti gradini per ospitare circa
45 persone, poi un paio di file con i cuscini a sedere per terra e poi posti in
piedi, vicino alle colonne, in fondo ai gradini…i posti più scomodi
desiderabili. Per fortuna poi inizia lo spettacolo e dimentico della
scomodità.
Spettacolo di alto spessore teatrale con monologhi e parti danzate molto belle. Sono rimasto incollato alla scena come un bimbo quando guarda i cartonanimati. Uno spettacolo irriverente certo, ma che ti affascina con un ritmo incalzante e divertente. Perinelli è un trascinante filo conduttore tra le ammirevoli performance sceniche e teatrali di Eisa Capecchi e Claudia Marsciano. Gli attori sono in 4, a completare il quartetto un un'ottima spalla per Perinelli, un bravo Daniele Turconi.
All'uscita è l'ora del tramonto ed entusiasta dello spettacolo appena visto mi sono goduto la tiepida aria della sera con un cocktail offerto da alcuni ragazzi conusciuti dopo lo spettacolo con i quali ho condiviso pareri ed emozioni di questo stravagante spettacolo teatrale.
Sono sempre serate piacevoli queste alla Leopolda. Sanno già di estate e l'atmosfera è piacevole.
Spettacolo di alto spessore teatrale con monologhi e parti danzate molto belle. Sono rimasto incollato alla scena come un bimbo quando guarda i cartonanimati. Uno spettacolo irriverente certo, ma che ti affascina con un ritmo incalzante e divertente. Perinelli è un trascinante filo conduttore tra le ammirevoli performance sceniche e teatrali di Eisa Capecchi e Claudia Marsciano. Gli attori sono in 4, a completare il quartetto un un'ottima spalla per Perinelli, un bravo Daniele Turconi.
All'uscita è l'ora del tramonto ed entusiasta dello spettacolo appena visto mi sono goduto la tiepida aria della sera con un cocktail offerto da alcuni ragazzi conusciuti dopo lo spettacolo con i quali ho condiviso pareri ed emozioni di questo stravagante spettacolo teatrale.
Sono sempre serate piacevoli queste alla Leopolda. Sanno già di estate e l'atmosfera è piacevole.
mercoledì 15 febbraio 2017
..e siamo già a Carnevale
Ho da poco
finito l'ultimo panettone che sono già arrivati i dolci di carnevale. Eh si, in
questo periodo i forni e le pasticcerie si riempiono di dolcetti tipici e di
belle torte soffici spesso ripiene con panna o crema chantilly.
La torta di
questo periodo è la Schiacciata alla Fiorentina, una delle più amate in città. È
una torta semplice, dall’impasto soffice e con un leggero aroma d’arancia, che
da gran gioia ai Fiorentini. A Firenze siamo gelosi della nostra torta tanto da marchiarne ognuna con il giglio simbolo della città, spolverandoci sopra del cacao. Vi assicuro che non se ne trovano senza il giglio sopra!
Il carnevale per me è questo, tra qualche frittella e un po’ schiacciata alla fiorentina!
Ma il carnevale per Firenze è sempre stato un momento di fermento cittadino. Infatti è il periodo dove le maschere riducono ogni distanza e sovvertono gli schemi. Il carnevale a Firenze già al tempo dei Medici era fatto di feste grandiose nei palazzi nobiliari, nei teatri e per strada con annuali corsi mascherati, per terminare il martedì grasso con il tradizionale rogo sull’Arno tra il ponte S. Trinita ed il ponte della Carraia(che adesso però non avviene più).
Era un periodo molto atteso nel quale i Fiorentini si immergevano totalmente. Per alcuni anni Leopoldo II proibì l’uso delle maschere limitando notevolmente l’anima del carnevale, ma quando fu ripristinato nel 1855 i Fiorentini organizzarono carnevali memorabili. Nel 1886 il Ghetto, centro medievale abbandonato e in degrado della città, fu completamente “mascherato” come se fosse un quartiere di Bagdad, con attori travestiti, bazar, tappeti e piante arabe, affinché la farsa fosse realtà.
Allo stesso modo nel 1888 fu ricreato uno scenario orientale rievocando costumi e favole della Cina. Belle e curiose fotografie dettagliate degli eventi sono presenti nelle collezioni storiche Alinari.
Tutti travestiti per il Carnevale, per essere ciò che non si è o ciò che vorremmo essere..
domenica 8 gennaio 2017
Ultimi giorni di festa ancora vie illuminate
giovedì 5 gennaio 2017
Luci d'arte sul Ponte Vecchio
Stasera sono un po' in giro per la mia Firenze. Il freddo sta arrivando, ma ancora non è pungente a tal punto da non potersi godere una passeggiata serale tra le vie del centro ancora tutte illuminate con i lucernari natalizi.
Stasera giro dei monumenti illuminati in occasione del Firenze Light Festival edizione 2016 (http://flightfirenze.it/), che si terrà ancora tutte le sere fino all'otto di Gennaio.
Prima a Porta Romana, poi alla Loggia del Porcellino per vedere le istallazioni luminose di quest'anno.
Ora mi trovo sul Lungarno Anna Maria de' Medici, proprio sotto
la Galleria degli Uffizi.
Poco fa invece ero in piazza Santo Spirito ad ammirare la facciata della chiesa illuminata di colori e disegni di bambini. Ho scattato qualche foto col cellulare che vi dono piacevolmente.
Intanto che mi godo ancora un po' le luci proiettate sul Ponte Vecchio prima di tornare a casa, cerco di darvene un assaggio. Buona visione
S.Spirito FLight Firenze |
Prima a Porta Romana, poi alla Loggia del Porcellino per vedere le istallazioni luminose di quest'anno.
Ora mi trovo sul Lungarno Anna Maria de' Medici, proprio sotto
la Galleria degli Uffizi.
Poco fa invece ero in piazza Santo Spirito ad ammirare la facciata della chiesa illuminata di colori e disegni di bambini. Ho scattato qualche foto col cellulare che vi dono piacevolmente.
Ponte Vecchio FLight 2016 |
mercoledì 4 gennaio 2017
Luminarie fiorentine
Buongiorno amici del web. In questi ultimi giorni di festa, in attesa dell'epifania, le vie fiorentine sbrilluccicano ancora di luci e colori. Merita quantomeno una foto la piazzetta formata dall'incrocio di via della spada, del sole e via delle belle donne. Proprio dietro via de' Tornabuoni. Spero vi aggrati la visione di questo scorcio fiorentino illuminato a festa con delizioso fare.
Da sinistra: via della spada, via del sole, via delle belle donne
domenica 1 gennaio 2017
BORGO PINTI storie fiorentine tra antichi palazzi e giardini nascosti
Una delle più antiche vie fiorentine scende da Fiesole ed arriva al cuore della città.
Borgo Pinti ci rivela ancora oggi la storia della città con i suoi numerosi palazzi, monasteri e chiese; edifici costruiti nei secoli, opere di grandi artisti e testimonianze della vita in città.
Fin dall’epoca romana la via collegava la collina fiesolana a Firenze e man mano che si è arricchita di case ed altri edifici è divenne un vero e proprio borgo.
Inizio il mio cammino in questa via dall’arco di San
Pierino(incrocio via Sant’Egidio).
Inizio un po’ tortuoso, ma bene presto mi è evidente la direttrice verso
Fiesole, la cui collina si intravede sul fondo della via. Come una breccia tra
i palazzi di ogni epoca lo sguardo tra i tetti arriva sin sulla collina
fiesolana.
È un alternarsi di palazzi, torrini, edifici dall’aspetto
mutevole e mai banale. In questa via si vivono storie di gloriose famiglie e opere
di artisti fiorentini. Le mura dei palazzi celano un mondo un po’ segreto,
nascosto al loro interno. Il profilo mutevole dei palazzi, il continuo
alternarsi di stili di importanti palazzi storici e case più modeste possono
distrarre il passante dal lato più affascinante e segreto di Borgo Pinti. Sono
i numerosi giardini e cortili che talvolta si intravedono da un apertura o un
cancello, ma che spesso rimangono nascosti alla strada e racchiudono storie
antiche soprattutto della Firenze rinascimentale e della Firenze ottocentesca
quando fu capitale d’Italia.
È una via ricca di storia, di personaggi che vi hanno
vissuto ed animato il borgo che fù.. Proseguendo il cammino(direzione Piazzale
Donatello) sulla destra si incortra un bel palazzo con un busto che campeggia
al di sopra di un gran portone d’ingresso. Questo è il busto di Ferdinando I
duca di Firenze. Questo bel busto è opera del Giambologna che proprio lì in
quell’edificio ebbe in uso dal duca Ferdinando
stesso il suo laboratorio fiorentino. Lì l’artista creò, oltre a quel busto in
pietra, la statua equestre di Ferdinando I di piazza Santissima Annunziata e
quella di Cosimo I de’ Medici di Piazza della Signoria.
Dettaglio cappella di Santa Maria de' Pazzi |
Il nome Borgo Pinti sembra venir da un antico monastero, oggi dedicato a Santa Maria dei Pazzi, conosciuto
come “delle Convertite” (che accoglieva cortigiane
pentite già nel 1252). Detto poi per la sua funzione “monastero delle donne
penitenti” da qui pare prendere il nome “Pinti”.
Al numero 33 si erge un palazzo tardo rinascimentale
ristrutturato con gusto dalla famiglia Caccini nel ‘500, avvalendosi dei
maggiori artisti del periodo quali l’Ammannati al quale sarebbe attribuito il
portone d’ingresso. Nel ‘500 gli stessi
Caccini ne curarono un grandioso giardino protetto dalla facciata del palazzo
che ne lascia intravedere solo alcuni colori attraverso un portico affrescato.
Sembra che tal Matteo Caccini vi coltivò rarita botaniche tali da farlo
menzionare da importanti studi botanici.
Proseguendo il
cammino, oltrepassato l’incrocio con via Giusti, un muro nasconde altri due
giardini. Il primo fu dei Gesuiti che vi coltivarono un agrumeto(uno dei primi
in Firenze), il secondo di casa Salviati nel quale fu una famosa coltivazione
di zibibbo e varietà di gelsomino. Da qualche anno proprio in parte di quello
che fu il famoso orto dei Salviati, precisamente al numero 76, ha sede “Orti Di
Pinti” un moderno community garden (per maggiori informazioni vi rimando al
sito web: http://www.ortidipinti.it/it/). Il moderno Orto Di Pinti al numero 76, Community Garden dove un tempo sorgeva il famoso orto con gelsomini dei Salviati |
Giardini nascosti, al riparo dai rumori della strada e dei
movimenti della città. Piccoli paradisi gelosamente custoditi, oggi non tutti
si possono visitare e forse non tutti hanno ancora quello stesso fascino per
cui furono concepiti. Però raccontarne le storie e la bellezza lascia una piacevole
viva immaginazione di piacevoli luoghi senza tempo.
Ancora più avanti, in quello che fu il Casino Scala e
definito dal Ginori nel ‘500 “La prima residenza mezza di città e mezza di
campagna” si cela il più grande girdino entro le mura cittadine dopo il
maestoso giardino di Boboli. Fu la famiglia Della Gherardesca che ingrandi la
proprietà e si dedicò alla creazione di
un giardino stupendo che ancora oggi mantiene splendore.Apparentemente un via periferica Borgo Pinti rachiude e conserva nei suoi antichi palazzi importanti testimoniantìze e riocordi della storia di Firenze, che qui non sembra essere poi così lontana.
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